21 Nov Italiani in Australia: la storia di Marco a Sydney raccontata dal Corriere della Sera
Sono sempre di più gli italiani in Australia che riescono a lavorare in questo fantastico paese dalle ottime prospettive lavorativa, grazie alla formazione in loco. Il Corriere della Sera ha deciso di raccontare la storia del nostro studente Marco Poli, padovano classe 1993.
Dopo una laurea in Economics e Management ottenuta all’ Università Ca’ Foscari di Venezia, Marco ci contatta per seguire insieme la sua iscrizione ad un Master in Australia.
Dopo una lunga e sofferta trafila burocratica, nel febbraio 2016 riceve l’ammissione al Master of Commerce di University of Sydney. Grazie alla sua personalità estroversa ed espansiva, decide da subito di partecipare attivamente alla vita universitari, grazie alle molteplici opportunità offerte dall’ Università di Sydney.
A giugno e luglio 2016 partecipa ad un progetto (finanziato) con una società di consulenza a Sydney, la HECG, con il ruolo di Business Analyst.
Da febbraio 2017 a ottobre 2017, viene selezionato come Job Ambassador per il Jobsmarts program, ovvero un programma esclusivo per studenti internazionali indetto dalla Business School di University of Sydney. Si tratta di un lavoro finanziato dall’Università stessa il cui scopo è supportare gli studenti internazionali ad acquisire capacità ed esperienza professionale nel mondo del lavoro, già durante gli studi.
Parallelamente, da giugno a ottobre 2017 ha avuto modo di lavorare come stagista presso la Sirius Capital Partners, una società di consulenza e Private equity a Sydney. Riuscire ad ottenere uno stage durante il master è molto competitivo, dato che tutti vogliono svolgere questa “materia”, ma è indispensabile aver ottenuto determinati voti durante il semestre antecedente.
L’esperienza di Marco in Australia sia particolarmente interessante, perché è molto difficile che una società ti sponsorizzi subito dopo un master. Questo ha permesso al ragazzo di ottenere un visto sponsor, bypassando lo step del visto post study (subclass 485), ovvero quel visa che il governo australiano offre a tutti i ragazzi che decidono di studiare in Australia per almeno due anni a livello universitario e che garantisce loro la possibilità di lavorare per altri due anni al completamento del titolo di studio locale.
Marco è stato molto bravo e al posto giusto al momento giusto, giocando comunque le regole del gioco australiane, ovvero ha scelto un corso di buon livello (MASTER OF COMMERCE – ACCOUNTING) che lo ha aiutato a sviluppare delle competenze molto richieste dal mercato del lavoro dowunder e non solo.
Qui l’articolo del Corriere della Sera pubblicato il 19 novembre 2018 – inserto Trovo Lavoro: