04 Nov Esperienze in Australia.
La lettera di Maria.
Ciò che rende speciale un’esperienza in Australia è la sua unicità. Per questo motivo crediamo sia importante condividere le avventure dei nostri ragazzi con voi.
Un grazie speciale a Maria per renderci partecipi della sua esperienza australiana! Good luck!
Ciao a tutti,
Mi chiamo Maria, ho 18 anni e sono di Varese.Come molti di voi, sono una studentessa e fino ad un paio di anni fa ero una liceale con un sogno nel cassetto che pare essere sempre più diffuso di questi tempi: studiare all’estero! Il sogno per eccellenza? Andare all’Università in Australia e studiare Fisioterapia! Se qualcuno mi chiedesse perché ho scelto proprio la terra dei canguri non saprei dare una risposta: forse sono stati i paesaggi mozzafiato, l’immensità di quella terra, le spiagge infinite, la luce unica che solo i cieli australiani sanno regalare o forse semplicemente, ahimè, la mancanza di spazio per sognare per i giovani italiani.
Ho così deciso di intraprendere la mia avventura, perché da quel che si dice “Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni” (E. Roosvelt).Ho frequentato il trimestre estivo a Centenary State High School a Brisbane dove ho potuto conciliare studio e allenamenti, dato che pratico canottaggio a livello nazionale.
Ho vissuto con una famiglia e ho avuto l’opportunità di immergermi in una cultura e un mondo totalmente diverso. Il piano? Beh il piano era tornare in Italia, finire il liceo e poi iniziare l’università a Brisbane. Però purtroppo o per fortuna la vita non va mai secondo i piani: in un’intervista con un rappresentante della University of Queensland (una delle più prestigiose del paese!) ho saputo che entrare in un programma competitivo come fisioterapia sarebbe stato molto difficile viste le innumerevoli differenze tra i due sistemi educativi. Mi hanno così suggerito di frequentare l’ultimo anno di liceo a Brisbane in modo da ottenere il loro diploma e facilitare l’ingresso all’università, almeno dal punto di vista burocratico. E visto che ogni sceltacomporta importanti rinunce, la mia ha comportato dover lasciare la propria città, la propria famiglia, i propri amici e i propri affetti più cari a soli 17 anni! Onestamente? La cosa più difficile che abbia mai fatto, ma anche la più emozionante.
Al di là dei luoghi comuni che si sentono in Italia, secondo cui la scuola australiana sarebbe facilissima, ho dovuto studiare sodo per ottenere i voti che mi garantissero l’ingresso alla facoltà di fisioterapia all’Università del Queensland e nel frattempo mi sono allenata tutti i giorni alle 5 del mattino prima di scuola. Anche se può sembrare folle la fatica è stata ripagata dagli ottimi risultati accademici e sportivi, ma soprattutto dai riconoscimenti dei miei insegnanti. Ebbene sì, esistono posti dove se sei uno studente motivato ti riconoscono i meriti. MERITOCRAZIA, che cosa sconosciuta in Italia!Mi hanno assegnato diversi premi tra cui Sportsperson of the Year (premio per il miglior atleta dell’anno) e Senior Dux Award (premio riconosciuto a livello nazionale assegnato al miglior studente su basi accademiche). Sicuramente l’Australia non è il mondo perfetto che tutti si immaginano. Per gli studenti stranieri l’università è molto costosa e lo stesso vale per la vita in generale, anche perché i loro stipendi sono decisamente più alti dei nostri (per esempio un insegnante guadagna AUD 60.000 all’anno). Inoltre alle meraviglie di questo paese si aggiunge la difficoltà della distanza. E credetemi, è davvero un aspetto da non sottovalutare! Alla lontananza geografica si aggiunge il fuso orario e lo stile di vita totalmente differente. È una lontananza fisica e non solo che i mezzi di comunicazione moderni non possono colmare. Dopo più di un anno faccio ancora fatica a gestire questo problema a volte, ma non preoccupatevi! Basta mettere in conto qualche giorno no e dei momenti di nostalgia e tutto andrà per il meglio.
In bocca al lupo, chissà che non ci si incontri nella terra dei canguri!
Maria.